Donne e arte
LE DONNE CHE LEGGONO SONO PERICOLOSE
Lettrici di ieri
Per prima cosa è bello confrontare il salto di epoche e di stili nella rappresentazione della lettura nell'universo femminile. E' curioso vedere gli abiti, i colori, le pose e notare come ci sia una sorta di immateriale continuità nella storia e soprattutto nella femminilità. Poi ci sono i libri e le donne e l'incredibile energia che un oggetto così semplice, fatto di parole e carta, possiede: un libro è conoscenza, immaginazione, pensiero e in una donna che legge c'è tutta la volontà e la forza del cambiamento. Un cambiamento personale, sociale, storico.
Vittorio Matteo Corcos (1859-1933) - Sogni, 1896
Sir. Edward Burne-Jones (1833-1898) - Katie Lewis, 1886
Carl Christian Constantin Hansen (1804-1880) - Le sorelle dell’artista, 1826
Franz Eybl (1806-1880) - Fanciulla che legge, 1850
Gustav Adolph Hennig (1797-1869) - Fanciulla che legge, 1828
Vincent van Gogh (1853-1890) - L’Arlésienne (Madame Ginoux), 1888
Henry Matisse (1869-1954) - Lettura (le tre sorelle), 1916
Cagnaccio di San Pietro (1897-1946) - Ritratto della signora Vighi, 1930-1936
Pablo Picasso - Donna sdraiata che legge(1939)
Tamara Lempicka - Kizette in rosa (1926)
La donna nel "Quarto Stato", 1901
Uno degli elementi chiave del "Quarto Stato" di Pellizza da Volpedo, che è l'immagine più frequentemente associata agli scioperi dei lavoratori e alle manifestazioni popolari in genere, è certamente la figura della donna con il bambino che raggiunge correndo i due capipopolo in primo piano.
Lei è Teresa Bidone ( 1875-1907), moglie del pittore.
La nascita e lo sviluppo di questo motivo, la figura di donna che partecipa con il figlio in braccio, alla marcia dei lavoratori, apre nel dipinto una finestra narrativa potente sul ruolo nuovo delle donne all'inizio del Novecento. Se immaginassimo il Quarto Stato senza quell'emblema femminile, senza quell'ingresso appassionato con il piglio imperioso della madre, ci accorgeremmo della sua importanza nella struttura dell'opera.
Evidentemente con Lei Pellizza vuole ottenere l'immagine di una donna forte e piena di vitalità nonostante il difficile momento in cui si trova a lottare.
S. Dalì, Muchacha alla ventana, 1925
Donna alla finestra: questo a lungo sono state le donne…Donne alla finestra ad aspettare, a guardare vivere e ora un messaggio, un’esortazione : coraggio, ragazze di tutte le età, è ora di chiudere la finestra e di andare nel mondo da protagoniste.