Studenti:
Martina Caneva,
Giulia Fanzio,
Marco Patrucco,
Sara Piccinini,
Federico Semeraro
Insegnante referente:
Maria Eugenia Moy
Siamo studenti della classe 5^ del Liceo delle Scienze Applicate dell’ I.I.S. “G. Marconi” di Tortona, che nel 2011 ha iniziato un nuovo percorso didattico digitale denominato “Notebook nello zaino”.
Il Concorso di Storia Contemporanea bandito dalla Regione Piemonte ci ha fornito l’opportunità di realizzare un sito internet e di utilizzare il web per costruire il percorso di ricerca dedicato al secondo tema proposto dal bando: “Repubblica e trasformazione della società italiana”.
Abbiamo così approfondito alcuni passaggi fondamentali nella trasformazione della società avvenuti intorno al fatidico anno 1946, esattamente settant’anni fa, quando le donne votarono per la prima volta, ottenendo nuovi spazi di partecipazione sociale, politica e istituzionale.
Vorremmo che altri studenti “nativi digitali” consultassero questo sito per sentire con noi l’appartenenza ad un processo di emancipazione femminile lungo e faticoso e ad una lotta per l’affermazione delle pari opportunità uomo-donna, perché - come dice ripetutamente la nostra preziosa testimone, Dolores Alberghini - “bisogna sempre lottare per ottenere i propri diritti, sempre”.
Il punto di partenza di questo lavoro è stata proprio la storia di Dolores, classe 1924, staffetta partigiana durante la Resistenza, operaia nelle fabbriche riconvertite del Secondo Dopoguerra, sindacalista e attivista nella sede del PCI tortonese, Consigliere Comunale per dieci anni a Tortona. La sua biografia e la sua testimonianza hanno fatto da filo conduttore alla nostra ricerca che, spaziando tra manuali scolastici, testi specifici, documenti, film, giornali e siti internet, ha cercato di fissare e mettere a fuoco alcuni dei momenti che maggiormente hanno caratterizzato il lungo cammino percorso dalle donne in quel Novecento definito, appunto, “IL SECOLO DELLE DONNE”.
Abbiamo evidenziato il ruolo avuto dalle donne nel campo del lavoro e la loro progressiva partecipazione alla vita politica del Secondo Dopoguerra. Sviluppando da un punto di vista storico questi due temi, ci siamo accorti che, almeno nella Storia d’Italia, esiste un nesso tra GUERRA e DIRITTI.
Già a partire dalla prima guerra mondiale le donne avevano acquisito quel ruolo di lavoratrici che consentirà loro di rivendicare il diritto di voto, concesso nelle elezioni amministrative di alcune regioni già nell’aprile del 1946. Ma sarà soltanto il 2 giugno dello stesso anno che tutte le donne italiane otterranno finalmente quella scheda per votare, “da stringere come un biglietto d’amore”. L’accesso diretto alla vita politica, a partire da quella data fatidica, ha avuto sicuramente una funzione formativa rilevante e ci sembra di poter affermare senza ombra di dubbio che è da quel momento che ha preso definitivamente avvio la CITTADINANZA DELLE DONNE.
Le guerre e le violenze in atto in varie parti del globo, la “guerra civile” islamica, la fitna, che oggi divampa nel mondo musulmano e che impone alle donne il corpo velato, le donne occidentali attaccate, molestate sessualmente e violentate nei pressi della stazione di Colonia nel capodanno 2016, non solo da rifugiati siriani, sono ancora la prova di quell’irrinunciabile binomio GUERRA e DIRITTI?
La difesa dei diritti umani e del protagonismo delle donne saranno ancora terreno di scontro nel contesto del nuovo millennio?